La bottiglia che abbiamo raccolto aveva il logo del 1997: prima di essere trovata da noi si è goduta la meravigliosa natura della Lessinia per una ventina d’anni!
Siamo nel 1940 quando una flotta nazista blocca i rifornimenti di Coca-Cola costringendo Max Keith, imbottigliatore tedesco della bevanda, a trovare una formula alternativa per soddisfare la sete del mercato europeo: ecco dove è iniziata la storia di Fanta!
Il nome era un accorciamento della parola tedesca “Fantasie” (che significa fantasia, inventiva, immaginazione) e apparve per la prima volta nel basico logo nero. Dovremo aspettare il 1972 con la terza variazione del logo per vedere l’introduzione di qualche disegno grafico.
Il nome era un accorciamento della parola tedesca “Fantasie” (che significa fantasia, inventiva, immaginazione) e apparve per la prima volta nel basico logo nero. Dovremo aspettare il 1972 con la terza variazione del logo per vedere l’introduzione di qualche disegno grafico.
La prima ricetta prevedeva avanzi di mela e latticello. La bevanda comincia a contenere succo d’arancia solo nel 1955 nello stabilimento di Napoli. Il successo fu immediato grazie all’originalità della bottiglia di vetro che presentava zigrinature orizzontali (chiamata “Ring bottle”) e allo slogan <<Fanta, l’aranciata d’arancia>>. Questo richiamo all’utilizzo di succo naturale distingue immediatamente Fanta dalle altre aranciate.
Tre anni dopo TheCoca-ColaCompany, riconoscendo il potenziale di questa bevanda, ne acquista i diritti e decide di puntare sull’aranciata frizzante, senza coloranti né conservanti.
Tre anni dopo TheCoca-ColaCompany, riconoscendo il potenziale di questa bevanda, ne acquista i diritti e decide di puntare sull’aranciata frizzante, senza coloranti né conservanti.